Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) è stato un politico, filosofo, giornalista e critico letterario italiano. Tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia (1921), deputato nel 1924, fondatore del quotidiano politico l’Unità. Per le sue idee politiche nel 1926 fu condannato dal regime fascista di Mussolini a 20 anni di carcere posto in libertà condizionata nel 1934 per le precarie condizioni di salute. Morì nel 1937 dopo pochi giorni dal ritorno in stato di libertà piena.
Durante il processo conclusosi nel 1928 Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe e il pubblico ministero Isgrò concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare», ma in carcere Gramsci scrisse 33 quaderni, che furono pubblicati dall’editore Einaudi dopo la fine della guerra.
Il pensiero di Gramsci è ancora oggi rilevante per il ruolo che assegna alla cittadinanza attiva, alla costruzione del consenso, all’educazione, al ruolo della cultura nella formazione delle coscienze.
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia.” (da Indifferenti , La Città Futura, 11 febbraio 1917)
Un’interessante contributo alla divulgazione del pensiero gramsciano è stato recentemente dato dal libro a fumetti di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini “A cena con Gramsci” (ed. Becco Giallo 2011) tratto dall’omonimo testo teatrale di Davide Daolmi); un viaggio alla ricerca delle radici e del senso delle parole di Antonio Gramsci. Nel link un’intervista a Gianluca Costantini.
http://www.comicsblog.it/post/7874/cena-con-gramsci-intervista-al-disegnatore-gianluca-costantini
Gramsci è stato anche ricordato anche da numerosi writers.
Le ceneri di Antonio Gramsci sono sepolte a Roma nel Cimitero degli Inglesi (cimitero acattolico); sul cippo si leggono solo le parole “Cinera Gramsci” con le date. Pier Paolo Pasolini dedicò a Gramsci un poemetto “Le Ceneri di Gramsci” (1954) dove esprime la propria passione culturale e politica e che si conclude con questi versi:
“ma io, con il cuore cosciente
Di chi soltanto nella storia ha vita,
potrò mai più con pura passione operare,
se so che la nostra storia è finita ?”